STORIA DELLA MILIZIA DI REGGIO EMILIA

Ottobre 1998.
ReggioEmiliaReliquiaPadre Roberto Brandinelli, Missionario francescano conventuale, assistente regionale della Milizia dell’ Immacolata, all’inizio del suo mandato, esprime il desiderio di organizzare gruppi della M. I. in zone nuove. Iolanda, missionaria dell’ Immacolata Padre Kolbe di Bologna, visitando gli abbonati della rivista “ Milizia Mariana” , comunica ad alcune persone
più sensibili ed affezionate il pensiero di padre Roberto. Queste abbonate accolgono volentieri l’idea. Così una sera, dopo una sobria e vivace cenetta con la missionaria Iolanda, si decide di dar vita , seppur con qualche perplessità , ad un gruppo M. I. a Reggio Emilia. Un sabato pomeriggio del mese di novembre insieme ad una quindicina di persone, in una sala del Santuario della Madonna della Ghiara, padre Roberto  illustra il significato di appartenere alla M.I. ed il Carisma di Padre Kolbe.
Ci  racconta come nel lontano 1917, in una stanza del Collegio Serafico di Roma, Padre Kolbe con altri sei giovani frati, davanti ad una statuetta della Madonna, diede origine alla Milizia dell’ Immacolata, con lo scopo di diffondere il Regno di Gesù nel mondo attraverso la consacrazione personale a Maria Santissima. Di qui la nostra decisione unanime di programmare un incontro mensile fino al mese di giugno e diffondere la notizia  tra i propri conoscenti e nelle parrocchie. Ben presto il gruppo è diventato più numeroso e si è trasferito in una sala della Parrocchia  di santo Stefano, sempre con  la guida di padre Roberto. Il padre, che veniva da Bologna insieme a Iolanda, dopo la recita del Santo Rosario, commentava la scheda mensile sullo spirito mariano kolbiano della consacrazione all’ Immacolata per essere nelle sue mani strumenti attivi  per l’ Opera della salvezza. Seguivano poi i vari interventi che arricchivano e completavano l’ascolto e l’assimilazione dei temi vari.

ReggioEmiliaVescovoDurante il cammino formativo del gruppo, si sono avute le prime consacrazioni ufficiali nel maggio 2003, nella Basilica di S. Franceso a Bologna, durante la s. Messa celebrata da Padre Luigi Faccenda. Già partecipavamo a qualche iniziativa regionale tipo pellegrinaggi, convegni  e ritiri a Borgonuovo e Fiorano modenese. Poi le iniziative si sono moltiplicate aumentando le occasioni di stare insieme e arricchirci spiritualmente, anche con itinerari mariani artistici, con la Peregrinatio Mariae nelle case dei militi e con momenti di fraternità. Nel corso degli anni a padre Roberto, chiamato in missione all’estero, si sono avvicendati padre Tarcisio Centis, padre Paolo Barani e attualmente padre Mario Peruzzo  , francescani conventuali. Da anni, dunque, ci incontriamo per la formazione spirituale ed apostolica, sempre sull’esempio di Padre Kolbe, con l’ impegno di imitare Maria nelle sue virtù, di pregarla in ogni circostanza e di diffondere con tutti i mezzi moderni la Buona Novella.

Il grande innamorato di Maria, che invocavamo ogni volta nella recita del Santo Rosario, ci stimolava con i suoi pensieri a non aver paura, ad  andare avanti, a diffondere la devozione della medaglia miracolosa , a portarla con fede  e a distribuirla a tutti.
Un’iniziativa importante nel cammino del Gruppo è stato portare nella cattedrale di Reggio Emilia, insieme alla reliquia, la mostra documentaria itinerante su San Massimiliano, che ha dato tanti frutti, visibili anche nell’aumentato numero dei militi.
Ed ora continuiamo, dopo quasi cent’anni dalla fondazione, a trovarci davanti ad una statuetta della Madonna, col lumino acceso, ad affidarci amorevolmente a Lei e a diffondere il carisma di san Massimiliano. Approfittiamo di ogni occasione di apostolato che la vita ci pone davanti e  siamo grati al Signore, prima di tutto, e poi a chi si è reso strumento per la nostra crescita umana e spirituale.

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