LA MEDAGLIA MIRACOLOSA

MedagliaMiracolosa2La Medaglia Miracolosa è la medaglia della Madonna per eccellenza; è stata Lei a rivelarla, a volerne la diffusione e a promettere la Sua protezione a coloro che MedagliaMiracolosa1la portano con fiducia. La sua origine risale all’anno 1830, e l’anima fortunata alla quale la Santissima Vergine Maria Immacolata la manifestò è Caterina Labouré, a quell’epoca novizia delle suore delle Figlie della Carità di san Vincenzo de Paoli, a Parigi in Rue du Bac. La stessa Caterina così descrive le apparizioni: il 18 luglio vigilia della festa di San Vincenzo de Paoli, la buona Madre Marta (direttrice delle novizie) ci fece un’istruzione sulla devozione dovuta ai Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna. Questo mi accese un gran desiderio di vedere la Santissima Vergine, che andai a letto col pensiero di vedere in quella stessa notte la mia buona Madre Celeste. Essendoci stato distribuito un pezzettino di tela di una cotta di San Vincenzo, ne tagliai una metà e l’inghiottiti.

Così mi addormentai col pensiero che San Vincenzo mi avrebbe ottenuto la grazia di vedere la Madonna. Verso le ore 23,30 mi sento chiamare sommessamente dai piedi del letto: “Suor Labouré!.. Suor Labouré!… “Svegliatami di soprassalto vidi un bimbo risplendente di luce, il mio Angelo Custode, che mi invitava a recarmi in cappella: “vieni! In cappella la Madonna ti aspetta”. Il fanciullo mi condusse nel presbiterio e qui la Santissima Vergine non si fece attendere. Il fanciullino mi avvertì dicendomi: “Ecco la Madonna….. eccola”. Un fruscio di veste di seta ed ecco la Regina del Cielo avanzare dalla parte destra e venire a sedersi sulla poltroncina, da cui il direttore, il P. Aladel, soleva tenere le sue istruzioni alle novizie. Col cuore traboccante di gioia mi gettai in ginocchio e giungendo le mani le posai in grembo alla Vergine Santa. Ebbe così inizio un colloquio con la Mamma Celeste che durò oltre due ore.  Prima di scomparire, come qualcosa che si spegne, la Madonna mi disse:” Ritornerò, figlia mia, perché ho una missione da affidarti!”.

La seconda apparizione ebbe luogo il 27 novembre 1830, sempre nella cappella della Casa Madre delle Figlie della Carità.

Ascoltiamo il suo racconto: “Mentre di sera stavo facendo la meditazione in profondo silenzio mi parve di sentire quasi il fruscio di un abito di seta, che mi giungeva dalla parte destra del Santuario, e vidi la Ss. Vergine accanto al quadro di S. Giuseppe; era di statura media, ma di una bellezza talmente straordinaria che mi è impossibile descriverla. Stava in posizione eretta ed era vestita di un abito bianco con riflessi rosati, simile a quello che di solito portano le Vergini, vale a dire abbottonato al collo e con maniche strette. Un velo bianco le copriva il capo e le scendeva sui fianchi sino ai piedi. La sua fronte era ornata di una piccola fascia di pizzo sottileMedagliaMiracolosa3 che aderiva strettamente ai capelli. Aveva la faccia abbastanza scoperta e sotto i  suoi piedi vi era il globo terrestre, o piuttosto un emisfero, perché ne vedevo solo metà . Le sue mani, sollevate fino alla cintura, reggevano delicatamente un altro globo terrestre (simbolo di tutto l’universo); teneva gli occhi rivolti verso il cielo,come se volesse offrire a Dio l’universo intero: il suo volto irradiava un fulgore sempre più intenso. Improvvisamente apparvero sulle  sue dita degli anelli preziosi ornati di gemme di grande valore, dalle quali uscivano dei raggi luminosi che si spandevano in tutte le direzioni. La luce che la circondava emanava  un tale splendore che il suo volto e il suo abito divennero invisibili.  Non sono capace di esprimere tutto quello che sentii e provai in quel breve periodo di tempo. Mentre,stavo ammirando  la vista della Ss. Vergine Maria,  Ella volse il Suo benevolo sguardo su di me, mentre una voce interiore mi diceva:”il globo terrestre che tu vedi rappresenta il mondo intero e  ogni singola persona”.  

Allora la Ss. Vergine mi disse: “i raggi che tu vedi emanare dalle  mie mani sono il simbolo delle grazie che spando su coloro che me le domandano”, e con questo mi fece capire quanto è grande la Sua generosità verso coloro che ricorrono a Lei…. Quante grazie Ella concede a tutti quelli che la invocano …

Poi la Ss Vergine la quale aveva le mani rivolte verso la terra, fu circondata da una cornice ovale, sulla quale apparve la seguente scritta a caratteri d’oro “ O Maria concepita senza peccato, prega per noi, che ricorriamo a Te”.

Poi sentii una voce che mi disse: “ Fai coniare una medaglia secondo questo modello; tutti coloro che la porteranno riceveranno grandi grazie, particolarmente se la porteranno al collo. Elargirò numerose grazie a coloro che confideranno in me”.

A questo punto, continua a raccontare la religiosa, mi sembrò che il quadro si voltasse. Sull’altro lato vidi la lettera “ M “  sormontata da una croce senza crocifisso che aveva come base la lettera “ I “ . Più sotto  vi erano due cuori: il cuore di Gesù circondato da una corona di spine e il cuore di Maria trafitto da una spada. Dodici stelle, circondavano la medaglietta.MedagliaMiracolosa4
Dalla storia della sua origine abbiamo capito che la Medaglia Miracolosa non è né un’opera di qualche artista, né di un dotto teologo o di un santo. Non ricorda un qualche santuario, è stata  semplicemente voluta dalla stessa Madre Celeste. Le altre medaglie sono l’espressione dell’amore dei cristiani per Maria, la Medaglia Miracolosa invece è l’espressione dell’amore di Maria per noi. La Medaglia Miracolosa fu coniata nel 1832 e una delle prime a riceverla fu la stessa santa Caterina Labourè, la quale, quando l’ebbe tra le mani, la baciò, e disse : “ Ora bisogna diffonderla”.Da quel momento la piccola Medaglia fece il giro del mondo intero. In Francia, nei primi dieci anni, ne vennero coniate e vendute ben settantaquattro milioni. Come mai questa prodigiosa diffusione ? Per la fama di  “miracolosa“ che il popolo le attribuì. Miracoli e grazie si moltiplicarono via  via operando conversioni, guarigioni, aiuti e benedizioni per le anime e per i corpi.

Invitandoci a portarla al collo con devozione, la Madonna ci ricorda costantemente il suo amore per noi,la sua presenza, l’aiuto ed il richiamo materno ad una condotta degna dei suoi figli. Essa è segno di amore,pegno di protezione,vero dono di Maria, per cui non avrebbe alcun senso  farne un oggetto di superstizione o un portafortuna come tanti altri,e sarebbe cosa indegna per un cristiano che vuole  amare la Madonna.

MedagliaMiracolosa5IL DIRITTO DELLA MEDAGLIA: sul diritto della medaglia vediamo Maria che schiaccia la testa del serpente. Con le braccia allargate e le mani raggianti, l’Immacolata Concezione  distribuisce grazie, che sfavillano dagli anelli che porta ad ogni dito. Il diritto della medaglia rappresenta la Madonna quale Mediatrice di grazie e Avvocata,  in quanto la figura dell’Immacolata è incorniciata dall’invocazione: “O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi”.

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA: il MedagliaMiracolosa6rovescio della Medaglia la Madonna si manifesta quale Corredentrice,  e ciò nei quattro maggiori simboli della Sacra Scrittura che si riferiscono alla corredenzione.
La CROCE esprime in modo completo l’intero mistero della redenzione.
La ” M “ sta per Maria e la sua vocazione universale. I due simboli così strettamente connessi rappresentano la profonda unione fra Gesù e la Corredentrice, uniti nel medesimo amore, nella medesima sofferenza e nel medesimo scopo della redenzione.

I DUE CUORI FERITI costituiscono il più bel simbolo dell’amore che redime. Il cuore di Gesù e quello di Maria sono rappresentati uno accanto all’altro uniti indissolubilmente nel medesimo amore divino.

Le DODICI STELLE indicano la vocazione universale di Maria quale madre di tutti.  Ci ricordano la DONNA dell’Apocalisse (Ap 12,1), vestita di sole e con una corona di dodici stelle sul capo, che grida per le doglie del parto. Ella soffre quale corredentrice per il mondo intero affinché Cristo possa nascere in ogni uomo.