100 anni di vita, 100 anni di missione

Eccoci arrivati con un pulman  strapieno all’ultimo convegno regionale della M.I.

Noi del modenese siamo oggi particolarmente numerosi perché all’incontro interverrà nientemeno che il vescovo di Bologna S.E. Mons. Matteo Maria Zuppi.

Sotto lo splendido portico del chiostro di san Francesco ci uniamo agli altri gruppi e facciamo onore al lauto rinfresco che  il gruppo di Bologna ci fa sempre trovare per darci il benvenuto e per riprenderci dalle fatiche(?) del viaggio.

Dopo l’accoglienza e i saluti reciproci ci accomodiamo nel salone: sul palco campeggiano  la statua dell’Immacolata e l’immagine di Padre Kolbe; un grande striscione riporta la scritta “100 anni di storia, 100 anni di missione”per ricordare che siamo nell’anno centenario di fondazione della M.I.

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Il nostro assistente regionale Padre Mario dà il benvenuto ai convenuti anche a nome del presidente Graziano assente per indisposizione, dopodiché, mentre viene recitata una bella preghiera,  i presidenti dei vari gruppi sfilano verso la statua di Maria portando in mano ciascuno un cero acceso.

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Sono  seguiti  in processione dai consacrandi ognuno dei quali ha in mano una rosa che depone in un grande vaso ai piedi dell’Immacolata. Sono bellissimi segni  della donazione totale a Maria dei militi delle varie zone e di coloro che oggi si consacreranno a Lei durante la S. Messa.

Il vescovo Zuppi viene accolto con un fragoroso applauso e dopo una breve introduzione di padre Mario inizia il suo atteso intervento.

Prima di affrontare il tema della relazione parla di noi, della Milizia, di Padre Kolbe:

La M.I. nasce in un contesto storico terribile, di guerra .

 Kolbe, umile fraticello, ha un sogno: pensa che l’uomo non sia “lupo di altri uomini” ma chiamato a essere “uomo del Paradiso”. Pensa a una lotta, una vera lotta contro il Male, perché con il Male non si scherza, ma usando le armi dell’amore e della misericordia. Anche oggi i Militi devono fare la guerra, l’unica guerra che si deve fare: la guerra contro il Male e non contro i peccatori. Come soldati al servizio di Maria, i militi  devono saper accogliere i doni che ciascuno possiede e donarli a loro volta agli altri senza riserve, guardando il mondo e i suoi problemi con gli occhi e con il cuore dell’Immacolata.

 La riflessione  del vescovo Zuppi  su: “Maria e l’Eucarestia” inizia riprendendo  il tema del Congresso Eucaristico di quest’anno che è “Voi stessi date loro da mangiare”.

 L’Eucarestia spinge tutti noi a essere come Gesù e quindi a essere nutrimento per gli altri.

Prosegue poi analizzando tre parole chiave: Sequela, Comunione e Condivisione.

Sequela: il mistero dell’Annunciazione si realizza ogni giorno nell’Eucarestia. Gesù ci chiede di accompagnarlo, di diventare anche noi pane per gli altri.

Comunione: Maria è la comunione piena con il Figlio. Una unità profonda che fa diventare anche noi ostensorio di salvezza anche per gli altri.

Condivisione: i discepoli condividono il pane e i pesci. La Chiesa non deve aver paura della condivisione. Gesù si dona a noi nell’Eucarestia e ci chiede di condividerla con gli altri.

Come alle nozze di Cana anche noi dobbiamo fare “Quello che Lui ci dirà”

Dopo la relazione c’è spazio per alcune domande infine i ringraziamenti e un caloroso applauso.

Ci portiamo in basilica per la Santa Messa  celebrata dal vescovo che al termine presiede anche al rito della consacrazione di numerosi  militi provenienti dalle varie zone che emozionatissimi leggono la preghiera e ricevono la Medaglia.

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Dopo il pranzo ci aspetta la recita del Rosario e una lettura scenica dal titolo “Inno a Maria” con brani di don Tonino Bello: interpretata  dai bravissimi  Alessandro Pilloni e dalla sua collaboratrice.

Una gran bella giornata!  ci diciamo l’un l’altro in pulman durante il ritorno a Modena . Un bel rifornimento di Grazia che ci sosterrà nel nostro quotidiano servizio di Militi dell’Immacolata.

Silvana Giberti
Milizia dell’Immacolata
del Gruppo del Modenese

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