Categoria: Preghiere

La vita spirituale è mistero: il mistero di Dio che, nel suo grande amore per noi, ci offre la sua amicizia e ci rende possibile il dialogo d’amore con Lui. Alla scuola di Maria, e totalmente consacrato a Lei, Padre Kolbe apprese il valore della preghiera, si impegnò a vivere quasi immerso in un’atmosfera di preghiera e insegnò con la testimonianza della sua esperienza che la preghiera è il vertice dell’attività umana.

L’attività esterna è buona, ma ovviamente, è di secondaria importanza e ancora meno in confronto con la vita interiore, con la vita di raccoglimento, di preghiera, con la vita del nostro personale amore verso Dio (SK 903).

Padre Kolbe fu veramente un uomo intriso di preghiera. Dalla preghiera attinse quotidianamente l’energia spirituale per vivere gioiosamente i suoi impegni di cristiano, di consacrato, di guida spirituale dei fratelli, di apostolo e missionario e, soprattutto, di eroico testimone dell’amore di Dio negli orrori del campo di concentramento. Noi che accogliamo la sua preziosa attività siamo chiamati ad imitarlo.

Nella nostra giornata, sempre così attiva, la preghiera deve essere come un velo che avvolge ogni attività e rende possibile l’elevazione degli atti più indifferenti e insignificanti a un ordine soprannaturale. La preghiera è un mezzo sconosciuto, e tuttavia il più efficace per ristabilire la pace nelle anime, per dare ad esse la felicità, poiché serve per avvicinarle all’amore di Dio. La preghiera fa rinascere il mondo. La preghiera è la condizione indispensabile per la rigenerazione e la vita di ogni anima. Per mezzo di essa Santa Teresina è diventata, senza abbandonare le mura del proprio convento, la patrona di tutte le missioni e non titolare soltanto, come l’esperienza dimostra.

Preghiamo anche noi, preghiamo bene, preghiamo molto, sia con le labbra che con il pensiero e sperimentiamo in noi stessi come l’Immacolata prenderà sempre più possesso della nostra anima, come le nostre colpe svaniranno e i nostri difetti si indeboliranno, come soavemente e potentemente ci avvicineremo sempre più a Dio… Nella misura con  cui noi arderemo sempre più dell’amore divino, potremo infiammare di un amore simile anche gli altri
(SK 903).